Non ci sono spettacoli legati a questo evento.

IL MIGLIORE. MARCO PANTANI

100 min

Genere: Documentario

Lingua: Italiano

Regia: P. Santolini

Diretto da Paolo Santolini e prodotto da Okta Film con Rai Cinema, in collaborazione con Fondazione Marco Pantani, IL MIGLIORE. MARCO PANTANI racconta dall’interno, con tenerezza, empatia e amorosità, l’avventura umana e sportiva del mitico ciclista che ha fatto sognare l’Italia, scalando le montagne con “il cuore nelle gambe e la forza di un leone”.



Non si tratta di un tributo incondizionato a una figura di culto perseguitata dal destino e neppure dell’ennesima inchiesta mirata a far luce sulla vicenda finita in tragedia di Marco Pantani che, ostacolato nella pratica ciclistica, muore nel 2004, a trentaquattro anni, in circostanze ancora non chiarite. Fin dalla prima sequenza, il regista Paolo Santolini – nato e cresciuto in Romagna come Pantani – mette in chiaro che, qui, si parlerà d’altro e in altro modo. E questo ‘altro’ è l’universo umano, sociale e culturale in cui il campione si è formato: una comunità affettiva e affettuosa di familiari, amici, sostenitori, che, a distanza di quasi vent’anni dalla sua morte, non vogliono e non possono parlare di lui al passato.

Sono i loro volti e le loro voci a dare una vertiginosa ‘presenza’ al campione romagnolo, a riportarlo tra noi invincibile e ferito, forte e vulnerabile, per sempre giovane, in attesa di riscatto.

Attraverso materiali d’archivio pubblici e privati e conversazioni intime e toccanti con i familiari, l’allenatore dei suoi esordi, gli amici più cari, il film ripercorre la vita di un grande ciclista sullo sfondo della sua Cesenatico, un piccolo centro affacciato sul Mar Adriatico, un paese dell’anima che non ha mai smesso di credere che “uno così non cede”.

100 min

Genere: Documentario

Lingua: Italiano

Regia: P. Santolini

Diretto da Paolo Santolini e prodotto da Okta Film con Rai Cinema, in collaborazione con Fondazione Marco Pantani, IL MIGLIORE. MARCO PANTANI racconta dall’interno, con tenerezza, empatia e amorosità, l’avventura umana e sportiva del mitico ciclista che ha fatto sognare l’Italia, scalando le montagne con “il cuore nelle gambe e la forza di un leone”.



Non si tratta di un tributo incondizionato a una figura di culto perseguitata dal destino e neppure dell’ennesima inchiesta mirata a far luce sulla vicenda finita in tragedia di Marco Pantani che, ostacolato nella pratica ciclistica, muore nel 2004, a trentaquattro anni, in circostanze ancora non chiarite. Fin dalla prima sequenza, il regista Paolo Santolini – nato e cresciuto in Romagna come Pantani – mette in chiaro che, qui, si parlerà d’altro e in altro modo. E questo ‘altro’ è l’universo umano, sociale e culturale in cui il campione si è formato: una comunità affettiva e affettuosa di familiari, amici, sostenitori, che, a distanza di quasi vent’anni dalla sua morte, non vogliono e non possono parlare di lui al passato.

Sono i loro volti e le loro voci a dare una vertiginosa ‘presenza’ al campione romagnolo, a riportarlo tra noi invincibile e ferito, forte e vulnerabile, per sempre giovane, in attesa di riscatto.

Attraverso materiali d’archivio pubblici e privati e conversazioni intime e toccanti con i familiari, l’allenatore dei suoi esordi, gli amici più cari, il film ripercorre la vita di un grande ciclista sullo sfondo della sua Cesenatico, un piccolo centro affacciato sul Mar Adriatico, un paese dell’anima che non ha mai smesso di credere che “uno così non cede”.
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